Guerra e tv
Poroshenko, il retroscena: "Putin, dopo quello che ha raccontato Lavrov su Rete 4...", una vergognosa farsa?
Le scuse rivolte dal presidente russo Vladimir Putin a Israele per le parole del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov sulle origini ebraiche di Hitler "non sono sincere". Lo ha detto senza mezzi termini l'ex presidente dell'Ucraina, Petro Poroshenko, intervistato dalla trasmissione di Retequattro "Zona Bianca" da Giuseppe Brindisi, lo stesso che aveva dato spazio a Lavrov suscitando una forte indignazione da parte di Israele. "Putin, dopo tutto quello che ha raccontato Lavrov nella sua intervista, doveva immediatamente licenziarlo, oppure renderlo responsabile per le sue dichiarazioni. Ha diffuso fake news", ha puntualizzato Poroshenko, che dopo essere stato il numero uno di Kiev fino al 2019, ora è deputato e imprenditore.
Poroshenko coglie l'occasione anche per replicare alle parole di Lavrov sull'aggressione del 2014. "Lavrov ha accusato l’Ucraina, ha accusato noi di esserci opposti all’aggressione russa nel 2014. E poi ha accusato me di aver dato l'ordine di fare la controffensiva", mentre "voglio ricordare che nel 2014 la prima cosa che ho fatto da presidente è stato il cessate il fuoco unilaterale e completo per dieci giorni. Avevo dato ai russi dieci giorni per poter lasciare i territori occupati ucraini. E dopo, alla scadenza di questi dieci giorni, durante i quali non avevano neanche fatto un passo, come capo, come comandante nel periodo di guerra, ho deciso di fare la controffensiva, in seguito alla quale abbiamo liberato due terzi del Donbass occupato, quando avevamo ancora le sanzioni e le limitazioni per la fornitura delle armi da parte dell’Unione Europea, a causa di Janukovyc".
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Lavrov - ha proseguito l'ex presidente ucraino - "ha insinuato che io nel 2014 abbia creato le forze armate ucraine e non ne avevamo, non avevamo come difenderci. Queste forze armate erano molto motivate e in cinque anni della mia presidenza le abbiamo armato benissimo, insieme ai nostri partner della Nato. Questo non è piaciuto a Lavrov". "Tutto quello che non piace a Lavrov - ha osservato Poroshenko - è una forte conferma del fatto che noi stiamo andando bene, facciamo bene le nostre cose. Abbiamo sorpreso il mondo intero con la forza delle nostre forze armate e abbiamo fatto vedere la coesione della nostra nazione".
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