Marco Travaglio distrugge Enrico Letta: "Cretinismo, scemo di guerra. Intervistare Lavrov..."
A rimettere le cose a posto, per una volta - incredibile ma vero - ci pensa Marco Travaglio. Insomma, il direttore del Fatto Quotidiano - così come gli orologi rotti che due volte al giorno segnano l'ora giusta - ne dice una corretta. Il tema su cui si esibisce sul Fatto Quotidiano di oggi, martedì 3 maggio, è la discussa intervista di Giuseppe Brindisi a Sergej Lavrov.
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Già, gran fracasso e gran polemica per quel che si è visto a Zona Bianca, su Rete 4, nella serata di domenica 1 maggio. Come se intervistare il ministro degli Esteri russo, nel momento dell'orrore scatenato dalla Russia in Ucraina, non fosse comunque un colpaccio. Come se fosse semplice chiedere al braccio destro di un tiranno quale è Vladimir Putin tutto ciò che ti passa per la testa.
Apriti cielo, accuse a Brindisi e Madiaset: nessuna domanda scomoda! Non dovevate farlo parlare! Ed eccetera eccetera. In primissima fila il Pd di Enrico Letta, scatenato nella caccia al Biscione e al suo conduttore. Il segretario dem si è indignato per il "buon lavoro" rivolto da Brindisi al russo, riversando parole di fuoco sui social.
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Ed ecco che, come detto in premessa, stavolta ci pensa Travaglio a sistemare l'ex premier. Nel fondo dal titolo "l'ovvio dei popoli" esordisce così: "Siccome, nel cretinismo collettivo degli scemi di guerra, anche le ovvietà diventano eversive, ci corre l'obbligo di ribadirne alcune. 1) Intervistare per per primo il ministro degli Esteri russo Lavrov dopo l'invasione dell'Ucraina, come ha fatto Zona Bianca su Rete 4, non si chiama onta per l'Italia, come dice BaioLetta, si schiama scoop". E tanto basta (per quanto poi anche Travaglio alzi il suo ditino per rinfacciare a Brindisi le domande poco puntute. Vada lui, a farle...).