La lezione
Volodymyr Zelensky, lo schiaffo del generale Bertolini: "Finalmente lo ha capito..."
Stoccata del generale Marco Bertolini contro Volodymyr Zelensky. "Il presidente ucraino non chiede più la no fly zone perché si è reso conto probabilmente che non c'è la volontà di concederla. Perché sarebbe un atto di guerra inequivocabile far partecipare delle forze armate della Nato o dei paesi membri della Nato nello spazio aereo ucraino", ha detto l'ex comandante del Coi ad Adnkronos. "Sarebbe una dichiarazione di guerra e quindi è chiaro che la richiesta non può essere accettata e credo che Zelensky lo abbia capito", ha sottolineato il generale. "Invece gli aiuti in armamenti di terra e sistemi antiaereo a terra rappresentano altrettanto un segnale di ostilità importante da parte dei paesi della Nato, ma con un impatto inferiore rispetto a quello di una presenza di aerei Nato che volano sopra l'Ucraina".
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Idea condivisa dal generale Giorgio Battisti, del Comitato Atlantico Italiano, che ha aggiunto: "Penso che l'Ucraina abbia raggiunto un certo livello di difesa anti-aerea e allo stesso tempo che il presidente Zelensky abbia compreso che non può ottenere dalla Nato la no fly zone, perché una completa negazione al volo degli aerei russi sul cielo dell'Ucraina, a similitudine di quello che è avvenuto in passato in Libia nel 2011 o alla fine della prima guerra del Golfo nel 1991 in Iraq, comporterebbe l'azione diretta di aerei della Nato nei confronti di aerei russi, non solo, anche della difesa anti-aerea russa e di azioni contro aeroporti in territorio russo e in Crimea. Sarebbe un intervento bellico diretto della Nato, un atto di guerra, contro la Russia".
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"Con i mezzi e le armi che i Paesi occidentali hanno inviato e stanno inviando Zelensky riesce comunque a crearsi una sorta di propria no fly zone", ha osservato Battisti, "se non impedisce il sorvolo degli aerei russi nei cieli dell'Ucraina, lo rende molto difficile e ha messo e mette in difficoltà la loro sopravvivenza operativa. Tanto è vero che si riscontra un massiccio uso di missili e di artiglieria da parte dei russi, proprio perché gli ucraini hanno ricevuto e stanno ricevendo una serie di armamenti per la difesa aerea e anche antinave".