Bergoglio e la guerra
Papa Francesco, "perché non nomino mai Putin e la Russia". Aumentano i sospetti
Perché Papa Francesco non nomina mai Vladimir Putin o la Russia da due mesi a questa parte? Il pontefice è costretto a rispondere a questa domanda diretta nell'intervista al quotidiano argentino La Nacion. Una "omissione" che anche in Italia sta facendo parlare molti commentatori, adombrando sospetti sulle posizioni troppo caute del Vaticano sulla guerra in Ucraina. "Un Papa - ha spiegato a chiare lettere Bergoglio - non nomina mai un capo di Stato e ancor meno un Paese, che è superiore al suo capo di Stato". Una motivazione formale che forse non basterà, però, a sopire i sospetti sulla Santa Sede.
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Chi chiede un impegno diretto di Francesco, magari con un viaggio a Kiev in prima persona, resterà deluso un'altra volta. Sua Santità ha infatti escluso, almeno per il momento, la possibilità di un incontro con il Patriarca di Mosca Kirill perché "potrebbe creare molta confusione". "Mi rammarico - prosegue il Papa nell'intervista a La Nacion - che il Vaticano abbia dovuto sospendere un secondo incontro con il patriarca Kirill, che avevamo programmato per giugno a Gerusalemme. Ma la nostra diplomazia ha capito che un incontro di noi due in questo momento potrebbe creare molta confusione". Per la pace, anche religiosa nel mondo ortodosso spaccato a metà tra Russia e Ucraina, dunque, occorrerà attendere a lungo. D'altronde Kirill, ex agente del Kgb come il presidente russo Putin, ha benedetto l'operazione militare speciale di Mosca perché l'Ucraina viene vista come portatrice di valori "disturbanti" come "satanismo e omosessualità".
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Sul conto di Francesco, però, e il suo mancato viaggio in Ucraina pesano anche gravi incognite di salute a cominciare dai dolori al ginocchio: "Il recupero dei legamenti è lento a questa età - ammette -. Passerà. A questa eta' bisogna accontentarsi di sentirsi dire che si è ben conservati". Anche per questo il Pontefice è stato costretto a "rallentare le sue attività", dopo gli intensi appuntamenti legati alla Settimana Santa. Come confermato dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni, Il Pontefice si sottoporrà oggi a "controlli medici che sono necessari" a causa del dolore al ginocchio destro. "Ecco perché l'agenda oggi è vuota".