Altissima tensione

L'aria che tira, l'inviato della Merlino umilia l'ospite: "Delira, con quello non parlo. Me ne vado", stop alla diretta

Un acceso scontro si è consumato tra Giorgio Bianchi e Cristiano Tinazzi a L’aria che tira, la trasmissione di La7 condotta da Myrta Merlino. Il giornalista freelance in collegamento da Kramatorsk, dove l’attentato russo nei pressi della stazione ferroviaria è costata la vita a più di 30 civili, ha perso la pazienza con il collega che aveva palesato posizioni filo-putiniane. "Sto vedendo la stessa guerra che è iniziata nel 2014 - aveva affermato Bianchi - il governo ucraino mi ha messo un divieto di ingresso, sono considerato un criminale, da prima dell'operazione speciale".

 

 

“Ho sentito un sacco di stupidità - ha dichiarato Tinazzi - da parte di una persona che non definirei neanche giornalista. Il missile che è caduto sulla stazione è in dotazione anche alle forze armate russe, non solo a quelle ucraine, quindi qualsiasi notizia che può arrivare al contrario non è vera perché è stata confermata da analisti militari”. “Sei lì - è intervenuta la Merlino, mentre in sottofondo Bianchi scuoteva la testa - vedi con i tuoi occhi, parli con le persone, francamente non mi sembra che esistano voci più attendibili di quelle provenienti da chi è sul posto. Altrimenti è un’offesa per chi sta sul campo”.

 

 

“Ma di che state parlando - ha esclamato con rabbia Bianchi, conosciuto da anni per le sue fake news su Russia e Ucraina - questa è una situazione delirante”. Allora Tinazzi ha preferito rinunciare allo scontro: “Bisogna fidarsi delle fonti affidabili. Stai dalla parte di chi sta attaccando questa Nazione. Tolgo il collegamento perché non voglio parlare con questa persona”. “Quel tizio mi discredita - ha risposto Bianchi - non so chi sia, toglietemelo di mezzo”.