Mire espansionistiche
Soloviev: "La battaglia non è contro l'Ucraina...". Dopo Medvedev, la dichiarazione di guerra in tv: il vero obiettivo di Putin
Il portavoce di Vladimir Putin, almeno in tv, è Vladimir Soloviev. È lui, anchorman russo della prima tv del Cremlino, a riportare i pensieri dello zar. Non a caso qualche giorno fa su Channel 1 il giornalista ha detto chiaro e tondo che la guerra "è una faccenda esistenziale... Stiamo conducendo un'operazione speciale non contro l'Ucraina, ma contro l'intero Occidente". Un'affermazione che fa pensare che il presidente russo non si fermerà facilmente. E infatti poco dopo arriva l'ammissione: "Con sanzioni come queste perché dovremmo fermarci ai confini dell'Ucraina?".
Nulla di nuovo. Dmitrij Medvedev, ex presidente russo, aveva già messo le mani avanti minacciando: il vero piano di Putin? Costruire un impero filo russo i cui confini si estendano "da Vladivostok (che si trova nella parte più orientale della Russia, ndr) a Lisbona". Insomma, l'Ucraina è solo l'inizio. Oltre alle mire espansionistiche, non sembrerebbe fermarsi neppure la campagna mediatica portata avanti dalle emittenti tv. "Quello che l'Ucraina non riesce a capire è che le persone all'estero non pronunceranno nemmeno la parola Ucraina, in Occidente siamo tutti russi", diceva giusto l'altra sera Soloviev. E ancora, sparando a zero su tutti: "Draghi, uno dell'alta finanza, è sotto il controllo dell'Unione europea e degli americani". "Di Maio non deve tornare in Russia. Ah è vero, è quello che vende le bibite. Bibitaro, ah ah ah. Oh mio dio".
Per le sue posizioni, palesemente filo-Putin, l'Ue ha inserito il 58enne nella lista dei destinatari delle sanzioni più severe. Tra queste il sequestro di tutti gli asset e il divieto di viaggio in Europa. Il magnate tra le altre cose possiede in Italia, sul lago di Como, due ville per otto milioni di euro già sequestrate. Una di queste, nella giornata di mercoledì 6 aprile, è stato oggetto di atti vandalici: sui muri spiccava la scritta "killer".