Lo spunto di riflessione
Federico Rampini, "la mano dei poteri forti dietro il suicidio dell'Occidente": Putin e Xi Jinping brindano alla nostra morte
In che cosa consiste il “suicidio dell’Occidente” e cosa c’entra con l’operazione militare della Russia in Ucraina? Alcune risposte le ha offerte Federico Rampini in una lunga intervista rilasciata a Il Giorno. “Da anni in Occidente abbiamo potenti correnti politiche e culturali - ha dichiarato - che ci colpevolizzano e demoliscono la nostra storia descrivendola come un concentrato di arroganza, imperialismo, sopraffazione. Veniamo descritti come una società razzista, sessista, i cui valori sono ipocriti”.
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“Questo processo a noi stessi - ha proseguito Rampini - esige riti di espiazione, auto-flagellazione. Non stupisce che siamo arrivati impreparati all’aggressione della Russia e indecisi di fronte all’imperialismo cinese. Abbiamo sentito dire per troppo tempo che l’Impero del Male sono noi”. Ma quali sono le motivazioni di questo presunto “suicidio” dell’Occidente? “Le correnti anti-occidentali fra di noi sono antiche - ha risposto Rampini - si rifanno a ideologie del passato come fascismo e comunismo. C’è una vena anti-occidentale anche tra i cattolici. Quelli che oggi sono alla guida dei poteri forti - cioè i giganti del capitalismo digitale - sono figli o nipoti o allievi dei sessantottini”.
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Secondo Rampini la crisi dell’Occidente è all’origine del risveglio geopolitico di Russia e Cina: “Putin e Xi Jinping sono concordi nel giudicarci una civiltà decadente, moribonda, incapace di difendersi”. Nel frattempo in Italia la maggioranza della popolazione secondo i sondaggi è contraria all’aumento delle spese militari: “Poiché oso criticare un pacifismo equidistante tra l’aggressore e la vittima, mi arrivano decine di mail che mi accusano di essere uno strumento della propaganda americana. Le armi difensive servono a impedire la guerra, ma c’è chi preferisce lasciare le armi solo ai dittatori”.