Contestato

Fatto quotidiano, Marco Travaglio sotto accusa: "Grandi boss di mafia? Schiaffo alle vittime

Coraggiosamente contro il Fatto quotidiano per la collana “I grandi boss”. "I volti dei criminali sulla copertina, sbattuti in faccia alle vittime di mafia", contesta il sito la linea scelta da Marco Travaglio per raccontare le vicende dei grandi boss della malavita organizzata. "Grandi? E dove sarebbe la loro grandezza? Nel 2022 siamo costretti, ancora una volta, a sopportare definizioni lusinghiere, palcoscenici dati con termini distorti a criminali efferati che hanno ammazzato centinaia di persone. È indubbio che parlare di mafia serva, che ricordare le stragi sia un dovere, che conoscere i modi subdoli degli assassini mafiosi sia storia del nostro paese sia imprescindibile, così come sono indubbie le firme scelte per questo progetto, quelle di chi quegli anni li ha vissuti. Il problema è il taglio dato al progetto da chi lo ha concepito".

 

 

 

 

Si parla di "schiaffo in pieno volto alle famiglie delle vittime di mafia e servitori dello Stato che hanno sacrificato la vita in nome della lotta alla mafia, per la giustizia e per i deboli". "Sarebbe stato un bel colpo usare la parola grandi tra virgolette, con foto di topi di fogna, degli arresti, delle stragi che hanno fatto, per la copertina. Allora sì, il messaggio sarebbe stato corretto".

 

 

 

 

"Oggi - si ricorda - uscirà il primo libro di questa collana, dove la foto di Totò Riina con sulla testa I grandi Boss, toglierà il sonno alla famiglia di mio marito, che ancora oggi dopo oltre 30 anni piange il Capitano Mario D’Aleo, un eroe, un giovane ufficiale che ha dato la caccia a quel boss quando stava scalando la vetta al potere e per questo è stato trucidato insieme ad altri due collaboratori, e per il cui assassinio sono stati condannati Riina e Brusca. Non sarà affatto la sola famiglia, sono tante, troppe le famiglie che piangono ancora oggi persone care strappate via dalla furia malavitosa, e che non si meritano di vedere in libreria degli assassini definiti 'grandi'".