Nero su bianco
Vladimir Putin "l'uomo più ricco al mondo", l'inchiesta di Bill Browder: a quanto ammonta il suo tesoro
Si chiama Bill Browder ed è la bestia nera di Vladimir Putin: da anni il Cremlino gli dà la caccia. Lui, come spiega il Corriere della Sera, è un finanziere anglo-americano, fu il promotore del Magnitsky Act, ossia la legge voluta da Obama che sanziona corruzione e violazione dei diritti umani in Russia. Sergej Magnitsky era l’avvocato e socio russo di Browder: venne fatto morire in carcere dopo che aveva portato alla luce una maxi-frode di Stato da 230 milioni di dollari. E parte di quei soldi, sostiene Browder nel suo libro Freezing Order, finì dritto dritto a Vladimir Putin. Mosca ha emesso nei suoi confronti un mandato di cattura internazionale.
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Il punto è che Browder ha cercato di ricostruire l'entità della ricchezza di Vladimir Putin, che per lui è senza ombra di dubbio l'uomo più ricco al mondo. Grazie a un sistema di mafie che si spartisce i territori e che manda i soldi al capo dei capo, "ovvero Putin", Browder sostiene che lo zar "ha accumulato ben oltre 200 miliardi di dollari da quando è diventato presidente: cosa che ne fa l’uomo più ricco del mondo".
E ancora, spiega: "Putin è anche un agente del Kgb molto efficace : e ha passato tutta la sua vita corrompendo o ricattando la gente perché diventassero parte del suo sistema. Per cui sa che chiunque avesse un documento col suo nome sopra potrebbe ricattarlo: così non è mai nella posizione di essere formalmente il proprietario di qualche bene".
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Per accumulare una simile ricchezza avrebbe escogitato un sistema in cui gli oligarchi giocano un ruolo centrale, fungendo da fiduciari e prestanome. "Quando vuoi scoprire dove Putin tiene i suoi soldi — sostiene Browder — devi partire dagli oligarchi: perché quella gente custodisce i soldi per lui. Stimo che il 50% delle ricchezze degli oligarchi sia in realtà di Putin. Chi sono? Nella lista di Forbes ci sono 118 miliardari in Russia: e 110 di loro sono fiduciari di Putin", afferma lo scrittore, che cita anche i magnati che vivono a Londra. "Ma la realtà è che nessuno di loro sarebbe potuto diventare ricco o rimanerlo senza il beneplacito di Putin. Lui è quello che dà loro il permesso di essere ricchi: e il permesso è elargito in cambio della custodia di beni e della fornitura di ogni tipo di servizi finanziari che lui richieda", conclude Browder-