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Toni Capuozzo, "o tutti eroi...". Le parole di Zelensky scatenano il sospetto: a cosa ci condanna il premier ucraino
Trentanovesimo giorno di guerra. E il punto sul conflitto lo fa Toni Capuozzo, con il consueto e interessante post su Facebook, in cui analizza gli ultimi sviluppi del conflitto in Ucraina. E le parole di Capuozzo, oggi, domenica 3 aprile, sono particolarmente sibilline. "O tutti eroi...", apre il suo post con una frase lasciata in sospeso.
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Dunque riflette sulle parole di Kuleba, ministro degli Esteri ucraino intervistato da Repubblica, il quale afferma: "L’Italia mandi armi. Il peggio deve ancora venire". Parole preoccupanti, secondo Capuozzo. Così come al giornalista e inviato di guerra suscitano preoccupazione le parole di Volodymyr Zelensky, il premier ucraino che "legittimamente orgoglioso" non lascia spazio ai compromessi. "Una vittoria della verità significa una vittoria per l’Ucraina e gli ucraini. La domanda è quando finirà. Questa è una domanda profonda. È una domanda dolorosa. Oltre alla vittoria, il popolo ucraino non accetterà nessun risultato", ha affermato Zelensky in un’intervista a Fox News. E Capuozzo scrive: "Alla domanda su che cosa sia disposto ad accettare al fine di garantire un accordo di pace, il presidente ucraino ha risposto: Non scambiamo il nostro territorio. La questione dell’integrità territoriale e della sovranità è fuori discussione".
"Così, anche se possono esser dichiarazioni a uso della sua opinione pubblica, dura a lungo - riprende Capuozzo riferendosi al conflitto, la cui fine ora appare sempre più lontana -. Avevamo visto giusto sul passaggio dalla difesa all’attacco: ecco in arrivo i carrarmati comprati da Biden sul mercato dell’est. Le guerre sono così, per Putin e per noi, in modo simmetrico: sono sabbie mobili, inizi, e poi è sempre più difficile venirne fuori. Vuoi negare il diritto ucraino alle terre irredente da otto anni di guerra sporca e una quarantina di giorni di guerra nobile?", conclude sempre sibillino Toni Capuozzo.