Il professore
Gastone Breccia contro Zelensky: "Salvare la faccia a Putin e fermare il premier ucraino", clamoroso a Tagadà
"Per arrivare alla pace è necessario offrire una via di uscita a Vladimir Putin, bisogna permettergli di salvare la faccia con i suoi concittadini, con il suo governo": secondo Gastone Breccia, insegnante di storia all'Università di Pavia, questo è l'unico modo per arrivare alla fine del conflitto in Ucraina. Ospite di Tagadà su La7, il docente si è chiesto: "Come può Putin salvare la faccia dopo aver scatenato una guerra senza avere qualcosa in più in mano rispetto a quello che già aveva il 24 febbraio scorso?".
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A quel punto Breccia ha spiegato che il premier ucraino in questo senso è un po' di intralcio: "La posizione di Volodymyr Zelensky è legittima dal punto di vista del capo dello Stato ucraino, ma chiude la possibilità di una soluzione pacifica ed immediata”. Secondo l'esperto, Putin potrebbe accontentarsi di diversi scenari: "Forse un codominio su Mariupol e sulla fascia costiera, un qualcosa che non preveda il passaggio di sovranità tout court alla Russia, potrebbe essere un allargamento della zona del Donbass già in mano ai separatisti con delle garanzie sul loro auto-governo. Tante cose possono essere sul campo e sul tavolo delle trattative".
A remare contro la possibilità di una pace immediata sarebbe anche il presidente degli Stati Uniti Joe Biden, secondo Breccia: "Gli Usa non hanno interesse ad una conclusione rapida delle ostilità, che comporta una cessione di territorio da parte dell’Ucraina". Anche se alla fine ha precisato: "Nessuno può dire ad un paese sovrano che è stato invaso ‘concedi ufficialmente al nemico una parte del tuo territorio’".
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