Battaglie
Fedez e il tumore, "come mai nella mia vita": la drammatica frase sfuggita al rapper
Mai come ieri li abbiamo visti reali. Come se di colpo fosse sparito lo schermo del cellulare dietro cui siamo abituati a spiarne ogni frammento di vita. Più vicini, più imperfetti. Più umani. Dalle loro mani intrecciate abbiamo percepito la paura di perdersi. Dalle sacche di sangue, i camici da ospedale, i tubicini lungo il corpo, abbiamo visto come il destino può cambiare di colpo. Anche per le vite che ci sembravano più rosee e fortunate. Fedez è stato dimesso ieri dall'ospedale San Raffaele, dove era ricoverato dallo scorso 22 marzo per un'operazione per una rara forma di tumore al pancreas. Nemmeno il tempo di pubblicare il post sulle dimissioni, che le loro foto avevano già fatto il giro del web. Sono arrivate nelle nostre case e ci hanno fatto tirare un sospiro di sollievo. Non è ancora il momento di esultare. Quando capita un male come quello che ha colpito il giovane cantante, le cose non sono mai semplici. Ma il chirurgo che lo ha operato, Massimo Falconi, ha fatto sapere ai giornali nei giorni scorsi che per questo tipo di tumori "la sopravvivenza a cinque anni è superiore al 60%".
SEMPRE ACCANTO
Intanto i dieci giorni di ospedale sono passati, i selfie a letto, la distanza dai figli, dalla moglie, la famosissima Chiara Ferragni, che ha sempre trovato il tempo per stargli accanto. Ha dormito in ospedale con lui e ieri, al momento delle dimissioni, era ancora lì per riaccompagnarlo a casa.
I giornalisti li hanno raggiunti fuori dal San Raffaele. Giubbino nero e berretto in testa lui, capelli raccolti in una coda sobria e occhiali da sole lei. Salutano con la mano e sorridono. Un po' più rilassati, di nuovo insieme, di nuovo nelle loro vite. «Sto bene. Bello uscire dall'ospedale», ha risposto Fedez ai cronisti. «Si torna a casa, si torna a vivere», scrive sui social.
Ma il suo primo post è dedicato soprattutto ai medici. «Grazie a voi che mi avete letteralmente salvato la vita, che mi avete accompagnato e accudito in questi giorni che non sono stati semplici ma che dall'altra parte mi hanno restituito una nuova prospettiva con cui affrontare la vita. Grazie al Prof. Falconi e a tutto il suo incredibile staff. Grazie a tutti gli infermieri e infermiere del reparto. E grazie a voi per la grande umanità e il supporto che mi avete dato. L'amore è la medicina più potente». Pure lei si esprime su Instagram: «È stata dura ma siamo a casa» e un grazie anche al «meraviglioso marito, per aver lottato così fortemente ed essere stato così coraggioso per la nostra famiglia». Il peggio sembra passato e ora c'è voglia di andare avanti. «È come il tempo si fosse fermato e ho avuto paura come mai nella mia vita», aveva scritto Chiara Ferragni.
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STRADA INSIEME
Era stato Fedez a far sapere del suo tumore. «Mi hanno diagnosticato una malattia», aveva annunciato in un video, senza il coraggio, ancora, di chiamarla per nome. E poi il ricovero, dopo solo pochi giorni dalla diagnosi. Una part del pancreas gli è stata asportato. Il rapper aveva anche pubblicato una foto dove mostrava la cicatrice post-intervento (durato sei ore) all'addome e un'altra che spiegava, nei dettagli, l'operazione. E poi il video di Leone, il primogenito di tre anni, che in ospedale mostra al padre un biglietto. «Ti voglio bene», c'è scritto e Fedez scoppia in un pianto che il bimbo non può capire. Solo chi è padre sa cosa significa.
Per giorni sui social la coppia si era chiusa in un silenzio assordante. Una pausa che l'imprenditrice ha spiegato solo pochi giorni fa, pubblicando una gallery di foto dei giorni intercorsi tra la scoperta della malattia e l'intervento. «Ci siamo presi del tempo lontani dai social media, abbiamo passato più tempo possibile con i bambini, siamo andati a molte visite ed esami, abbiamo fatto passeggiate, ci siamo presi un gelato seduti su una panchina, abbiamo passato del tempo con i suoi amici più stretti, registrato della musica (l'ha fatto lui e io ho ascoltato), dormito con Leo nel lettone (di solito dorme in camera sua) e festeggiato il suo quarto compleanno. La maggior parte di questo tempo è sembrato annebbiato»