Il presidente del Cesi

Andrea Margelletti, dietrofront russo? Scacco matto di Putin a Ue ed Ucraina: come ha truffato il mondo intero

Attenzione, il dietrofront dell'armata russa non è una ritirata. Andrea Margelletti, nel suo "Punto strategico" su La Stampa, scrive infatti che "secondo il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, la Russia avrebbe ritirato piccoli contingenti
di forze militari dalle direttrici nei pressi di Kiev e Chernihiv, secondo quanto dichiarato da Mosca lo scorso martedì a seguito dei negoziati tenutisi in Turchia". Ma, prosegue il presidente del Cesi, "le stesse autorità ucraine non credono particolarmente alla reale volontà russa di ridurre l’intensità complessiva delle operazioni militari contro le due città, sottolineando invece la possibilità che le forze russe provino a trincerarsi e riorganizzarsi per poi effettuare eventuali nuove offensive nei prossimi giorni". 

 

 

Addirittura, osserva ancora Margelletti, "già nei giorni scorsi alcuni reparti russi erano rientrati in Bielorussia, da cui è partita l’offensiva terrestre verso Kiev, per riorganizzarsi e rifornirsi, per poi essere nuovamente inviati a combattere, per cui l’apparente mossa russa di diminuire il livello di impegno militare a Kiev e Chernihiv appare motivata più dalla situazione di stallo sul terreno che da reali aperture a livello negoziale".

 

 

Infine, conclude l'esperto, riguardo agli altri fronti del conflitto, "si continua a combattere senza sosta a Mariupol, dove le forze russe tentano sempre di penetrare nei quartieri centrali della città, per conquistarla in maniera definitiva, e ad est, nel Donbass. Qui le truppe russe starebbero cercando di prendere le città di Popasna e Rubizhne, nell’Oblast di Lugansk, mentre continuerebbero a colpire con diverse azioni di bombardamento anche i centri di Lysychansk e di Severodonetsk".