Ex amici
Otto e mezzo, Lucio Caracciolo su Silvio Berlusconi: "La telefonata a Vladimir Putin", perché è finita in disgrazia
Perché Silvio Berlusconi non è intervenuto con l'amico Vladimir Putin per porre freno alla tremenda escalation militare russa in Ucraina? Una risposta alla domanda che tanti si stanno facendo da un mese a questa parte prova a darla Lucio Caracciolo, tra i più autorevoli esperti di geopolitica e direttore della rivista specializzata Limes.
Leggi anche: Silvio Berlusconi, il silenzio su Vladimir Putin? "Al matrimonio con Marta Fascina...": il delirio del "Fatto"
Intervenuto come ormai di consueto in studio a Otto e mezzo, ospite fisso di Lilli Gruber per spiegare la genesi e l'evoluzione del conflitto, mette subito in chiaro: "Forse dovremmo accettare il fatto che il 24 febbraio (la data dell'invasione russa in Ucraina, ndr) è cominciato un altro secolo, non c'entra granché con quello che succedeva prima".
Caracciolo e la telefonata tra Berlusconi e Putin: guarda il video su Otto e mezzo
Quindi il retroscena sul leader di Forza Italia, fotografia perfetta di quanto sta accadendo al Cremlino in questi mesi. "Mi risulta - la butta lì Caracciolo - che anche Berlusconi abbia provato a chiamare Putin, ma dall'altro non si sia alzato il telefono. E' tutto un altro clima, questo clima porta la necessità di una propaganda al 100 per cento, porta anche da questa parte una certa facilità nel raccontare le cose che poi magari non vengono verificate... Oggi, in questo momento, la Russia è compattata e questo è un problema molto serio perché una Russia in questa condizione, anche di opinione pubblica, difficilmente vorrà arrivare a un vero negoziato".