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Denis Kurilo, "come è stato ucciso il generale russo della truppa d'élite": Putin perde un altro graduato
Vladimir Putin perde un altro uomo: è morto Denis Kurilo, colonnello comandante della duecentesima brigata di fucilieri. L'ufficiale di alto rango dell'esercito russo sarebbe stato ucciso durante uno scontro avvenuto nei pressi di Kharkiv, in Ucraina. Oltre a lui, sono stati distrutti due battaglioni russi e gruppi tattici. In totale si conterebbero circa 1.500 soldati. Kurilo, il cui decesso è stato confermato dallo Stato maggiore ucraino, si aggiunge agli altri generali morti durante l'invasione. Tra questi Magomed Tushayev, Vitaly Gerasimov, Andriy Kolesnikov, Andrei Sukhovetsky, Oleg Mityaev e Andrei Mordvichev.
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Eppure la brigata guidata da Kurilo era considerata una truppa d'élite, perché equipaggiata con le armi più moderne in possesso della Russia. Le perdite dello zar però non finiscono qui. Oltre al generale, l'invasione russa nel paese di Volodymyr Zelensky è costata cara a Mosca. Si contano 8 generali uccisi in azione, 9 arrestati, 14 colonnelli uccisi in combattimento, oltre a 15 tenenti colonnelli e un vice comandante ucciso. Nella lista ci sono, appunto, Mordvichev, comandante dell'ottava Armata del Distretto Militare meridionale delle Forze armate della federazione russa, morto nella città di Chernobayevka, nei pressi di Kherson, e altri quattro generali come Gerasimov, Kolesnikov, Mityaev e Sukhovetsky. Tutti veterani delle guerre combattute negli ultimi 30 anni tra Georgia, Cecenia e Siria.
Intanto, complice la difficoltà nel far fronte alla resistenza dei soldati ucraini, le forze russe sarebbero state costrette a ritirarsi in Bielorussia e Russia per riorganizzarsi e rifornirsi. È quanto riporta l'intelligence britannica nel rapporto condiviso dal ministero della Difesa britannico. Secondo quanto si legge, le unità russe dopo aver subito "pesanti perdite" sono costrette a "riorganizzarsi e rifornirsi".