La mano di Putin?
Roman Abramovich avvelenato, dettagli-choc: "Cieco per ore, la pelle si staccava dal corpo. Dove è stato ricoverato"
Il presunto avvelenamento di Roman Abramovich e dei negoziatori ucraini è divenuta rapidamente la notizia del giorno. A lanciarla è stato il Wall Street Journal, secondo cui l’episodio incriminato sarebbe avvenuto all’inizio di marzo in quel di Kiev: lo stesso giorno il magnate russo avrebbe incontrato Volodymyr Zelensky, che però non avrebbe sviluppato alcun sintomo, stando a quanto riportato dal portavoce del presidente ucraino.
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Abramovich e i negoziatori ucraini hanno riportato tutti gli stessi sintomi: occhi rossi, lacrimazione costante e dolorosa, pelle che si staccava dal volto e dalle mani. Il Daily Mail ha aggiunto ulteriori dettagli per quanto concerne l’oligarca russo: “Ha perso la vista per ore ed è stato ricoverato in un ospedale in Turchia”. Ma perché prendere di mira anche Abramovich, che è sempre stato descritto come una persona vicina a Vladimir Putin? Il sospetto è che il tentativo di avvelenamento sia stato messo in atto da qualcuno su ordine di Mosca per sabotare le trattative.
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Adesso le condizioni di Abramovich e dei negoziatori ucraini vengono descritte sotto controllo: nessuno rischia la vita, mentre non è chiaro che tipo di avvelenamento avrebbero subito. Gli esperti occidentali stanno indagando, ma è difficile determinare se i sintomi siano dovuti a un agente chimico o biologico o se da una sorta di attacco elettromagnetico. Inoltre il Wall Street Journal ha provato a sentire il Cremlino su questa incresciosa faccenda: da Mosca non è arrivata alcuna risposta alle richieste di commento…
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