Il conduttore
Non è l'Arena, Massimo Giletti sfida Macron: "Vai a Kiev, questo è il coraggio"
"Andate a Kiev, sotto le bombe! Questo è il coraggio, rischiare di persona, tutto il resto sono chiacchiere": Massimo Giletti, durante la puntata di Non è l'Arena andata i onda ieri su La7, si è rivolto direttamente ai leader europei, invitandoli a scendere concretamente in campo per l'Ucraina. "Mi sembra impossibile che l'Europa non riesca a trovare una persona credibile che vada là - ha continuato il conduttore - non è che bisogna telefonare a Putin ogni giorno come fa Macron. Dieci personaggi importanti dovrebbero andare a Kiev insieme per fermare i bombardamenti".
Lo stesso Giletti due settimane fa era andato in Ucraina, a Odessa per la precisione, per raccontare da vicino il conflitto. Il giornalista aveva condotto l'intera puntata del talk da lì, tra rumori di spari e bombardamenti in sottofondo. Momenti carichi di tensione, visto che a un certo punto Giletti si è ritrovato al centro di un attacco ed è stato costretto a rientrare, continuando il collegamento al chiuso e al sicuro.
Massimo Giletti sfida i leader europei, qui l'intervento a Non è l'Arena
"Sentite i colpi, si sentono nell'aria, la situazione è molto tesa - aveva spiegato il conduttore ai suoi telespettatori -. Non sappiamo cosa sta succedendo, non so quanto tempo possiamo restare fuori. Non c'è stato l'allarme, ora ci stanno facendo cenno che dobbiamo rientrare. Stiamo vivendo un momento di un attacco che non è stato annunciato".