Massimo Giletti a Odessa, "ma è ancora a piede libero?". L'accusa vip più brutale: "Pena, imbarazzo e tristezza"
"Che pena, che imbarazzo, che tristezza". Tutti contro Massimo Giletti: dopo Selvaggia Lucarelli e Gabriele Muccino, tocca ad Andrea Scanzi, che su Facebook accusa il conduttore di Non è l'arena di aver spettacolarizzato la guerra in Ucraina essendosi collegato domenica sera da Odessa. "Uno dei momenti più bassi, finti, mesti, caricaturali, cinici e imbarazzanti nella storia del 'giornalismo' italiano". E più in generale nella storia dell’uomo", scrive l'editorialista del Fatto quotidiano secondo culi conduttore di La7 "ha deliberatamente toccato un nuovo livello di sputtanamento giornalistico".
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E giù una raffica di insulti. "Cinico e calcolatore come nessuno, disposto a tutto pur di fare ascolti e generare polemiche", è la descrizione che Scanzi fa di Giletti. "Molti lo chiamano Barbaro D’Urso, che peraltro per lui è pure un complimento (se non altro estetico). Riccioli di Truciolo è da anni un obiettivo facile della satira". Addirittura, "il fatto che sia ancora a piede libero dopo avere invitato Povia in veste di esperto di geo-politica la dice lunga sullo stato terminale del sistema giudiziario italico". Nello specifico di quanto andato in onda domenica scorsa dall'Ucraina, "nell’evidente 'speranza' di poter commentare in diretta un dramma bellico in piena regola Giletti ha intinto il microfono nel morboso più spinto".
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A colpire negativamente Scanzi, due momenti del collegamento da Odessa: quando Giletti "ha teatralmente raccolto una bandiera ucraina tra le macerie di un palazzo, chiedendo al suo cameraman di stringere l’inquadratura per mostrare 'la polvere proveniente dal campo di battaglia'". E poi quando "ha colpevolmente mostrato il corpo dilaniato di una ragazza soldatessa uccisa".