Un impero economico
Roman Abramovich, "quella papera di plastica...": l'impensabile indiscrezione sull'oligarca. Come è possibile?
Roman Abramovich, uno degli oligarchi russi colpito dalle sanzioni e dalle confische, era un orfanello. Nato nel 1966 in una famiglia di origine ebraiche, Abramovich, riporta il Messaggero, ha infatti perso entrambi i genitori quando era molto piccolo. All'età di due anni morì la madre e all'età di quattro anni il padre, ucciso in un cantiere edile. Così Roman cresce con uno zio paterno e più tardi da un secondo zio che abitava a Mosca. Eppure, ricordando la sua infanzia, Abramovich dice: "Nella tua infanzia, non puoi confrontare le cose: uno mangia carote, uno mangia caramelle, entrambe hanno un buon sapore. Quando sei bambino non puoi conoscere la differenza".
Dopo una breve esperienza nell'esercito Abramovich studia Ingegneria e nel 1987, i genitori della prima moglie gli regalano 2mila rubli come regalo di nozze. I soldi "veri" arrivano però nel periodo della perestrojka, ovvero la liberalizzazione economica. Roman gestisce una produzione di giocattoli per bambini, vendendo anatre di plastica dal suo appartamento di Mosca.
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Poi, dopo la caduta del comunismo, Abramovich entra nel commercio e nel trasporto di petrolio e altri prodotti industriali. La creazione della grande azienda petrolifera statale Sibneft è un'idea che lui stesso concepisce e suggerisce a Berezovsky il quale a sua volta la suggerisce all'allora presidente, Boris Eltsin. Eltsin crea Sibneft con decreto nell'agosto 1995, quando Abramovich ha solo 29 anni. Poi, la nuova enorme azienda petrolifera viene venduta ad Abramovich il quale acquista il 90% di Sibneft per circa 240 milioni di dollari, utilizzando solo 18,8 milioni di dollari del proprio capitale.
Così è esploso l'impero economico di Abramovich. Solo dalla vendita di Sibneft ha recuperato circa 1,8 miliardi di sterline. E ora la maggior parte della ricchezza britannica di Abramovich si trova in Evraz, un gigante siderurgico e minerario quotato alla borsa di Londra.