Protagonista
Vladimir Lisin, il mistero dell'olirgarca russo non sanzionato. Amico di Putin, il legame con Licio Gelli e i reali del Belgio
Vladimir Lisin, 65 anni, il più ricco degli oligarchi russi, ha qualcosa in comune con Licio Gelli, morto nel 2015 a 96 anni. Infatti è proprietario in Costa Azzurra di Villa Espalmador che fu il rifugio di Gelli. Mentre tramite una finanziaria di Cipro si intrecciano gli affari dello stesso oligarca, re dell’acciaio, con quelli di Lorenz Otto Carl Habsburg-Lothringen, 66 anni, membro della famiglia reale belga, cognato del re Filippo. Lisin con il Belgio ha anche rapporti industriali. Questa situazione potrebbe averlo salvato, perché finora l’oligarca (26,9 miliardi di dollari secondo Forbes) non è nella blacklist europea degli amici di Putin.
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Di certo c'è anche da dire - rivela il Corriere della Sera che Lilin è "defilato, forse, ma l’orbita è la stessa. Ha creato il suo impero d’acciaio, anche con competenza e visione, proprio nei due decenni di Russia a trazione Putin. E l’acciaio è materia prima fatta di ferro, carbonio e politica, soprattutto sotto il Cremlino. Nel 2018 il Tesoro americano diffuse la Putin list per le sanzioni, cioè un elenco di 210 nomi tra cui 96 oligarchi considerati vicini a Putin: Vladimir Lisin c’era, questa volta non compare nella lista Ue".
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Nel frattempo nella Baia Espalmador in Costa Azzurra, a Villefranche sul Mer, tra Montecarlo e Nizza, dove anche i Rothschild hanno casa. Lisin ne ha prese due, "una vicino all’altra, una più bella dell’altra, nella posizione più suggestiva possibile che i Rothschild muoiono d’invidia, centinaia di milioni di valore secondo gli intermediari immobiliari del posto. Nessuno del posto sa davvero di chi siano se non genericamente di un russo, pare. Ci vengono una volta all’anno, dice un giardiniere che lavora accanto", racconta il Corriere, alimentando così il mistero dell'oligarca russo sfuggito alle sanzioni europee.