Chi punta il dito
Matteo Bassetti durissimo contro il boss di Pfizer: "Inaccettabile", un gioco sporchissimo sul vaccino
La curva dei contagi continua a salire, il Covid torna a inquietare e circolano voci di quarta dose di vaccino. Non è una indiscrezione, ma l'opinione (interessata, peraltro) di Albert Bourla, Ceo di Pfizer, che con un report sta premendo sul governo americano per programmare un nuovo booster di siero antivirus. per i prossimi mesi, anche solo per i fragili. Matteo Bassetti, infettivologo del San Martino di Genova, va giù duro: "È gravissimo che i ceo di grandi aziende farmaceutiche parlino come esperti". D'altronde, il conflitto d'interessi è sotto gli occhi di tutti e non serve essere scettico né tanto meno negazionista della pandemia per notarlo. Anche perché, tra l'altro, Bassetti è tutto tranne che contrario alle vaccinazioni. La tesi dell'infettivologo, infatti, è che un booster "tra ottobre e dicembre" si possa programmare, "insieme all'antinfluenzale" però.
Il rischio ora, spiegava Bassetti a CartaBianca su Rai3 martedì sera, è quello di ignorare il virus oggi, così come invece se ne parlava fin troppo fino a qualche settimana fa. Occorre dunque tenere mente che il Covid non è morto, pur senza drammatizzare i numeri di questi giorni. "Il virus circola e aumentano i contagi che potrebbero anche salire a 100-200 mila al giorno ma dovremo abituarci a questo su e giù. Se questo incremento non porta a un aumento dei ricoveri da malattia grave non dobbiamo preoccuparci e quindi si deve aprire tutto", spiega all'agenzia Adnkronos. "Il Green pass deve essere mandato in soffitta, mentre terrei l'obbligo di vaccino per over 50 fino al 15 giugno. Ma togliamo il Green pass, non solo il super ma anche quello base. La maggioranza delle attività deve essere usufruibile per tutti. E poi togliere le mascherine e tornare alla vita di prima".
In vista della cabina di regia e del Consiglio dei ministri sulla road map per l'alleggerimento delle misure, il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova avverte: "In questa nuova fase ci prendiamo dei rischi? Sì ma sono calcolati e ce li possiamo prendere. Rendiamo merito ai vaccini altrimenti non si crede fino in fondo alla scienza. Abbiamo imparato ad usare strumenti come la mascherina, il lavaggio delle mani e il distanziamento, ci sono e li possiamo usare per difenderci ogni volta ma non devono essere più obbligatori".