Rappresaglia Cremlino
Marina Ovsyannikova, cos'è successo al suo direttore Konstantin Ernst. "Amico di Putin, ma...": notte drammatica dopo il blitz in diretta
Gli occhi dell'Occidente sono tutti per Marina Ovsyannikova, la 43enne giornalista russa che ha avuto il coraggio di irrompere in diretta nello studio di Channel One, l'emittente vicina al Cremlino in cui lavora da anni, con in mano un cartello con la scritta "No War", no alla guerra in Ucraina. Subito arrestata, la redattrice è ricomparsa dopo molte ore in tribunale, dopo 14 ore di interrogatorio senza la presenza di un avvocato. "Io voglio ringraziare tutti prima di tutto i colleghi per il sostegno. Una giornata molto complessa della mia vita. Ho passato una notte in bianco, più di 14 ore di interrogatorio. Non mi hanno permesso di chiamare i miei familiari e chi mi è vicino. Non mi hanno dato un avvocato per questo io mi trovavo in una situazione abbastanza complicata. Quindi un commento ve lo darò domani, oggi ho bisogno di riposare".
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Per il momento le è andata bene, con una semplice multa dell'equivalente di 280 dollari per aver incitato alla protesta nel messaggio che aveva registrato prima del suo blitz in tv. Ma la sua irruzione sarà oggetto di un processo penale, per aver denigrato le forze armate. Un reato per cui finirà quasi sicuramente in carcere, a meno che dal Cremlino non arrivino segnali distensivi anche nei confronti dell'opinione pubblica mondiale. Molto difficile, se non impossibile visto il clima che si respira a Mosca in queste ore.
Marina, nata tra l'altro a Odessa, non è rimasta in carcere solo perché vive da sola con due figli minorenni di 17 e 11 anni. Una "grazia" che potrebbe non toccare altri ribelli. Non a caso Dmitri Peskov, potentissimo portavoce del presidente Vladimir Putin, ha già minacciato i colleghi della giornalista: "Quella ragazza è una teppista", ordinando al mondo dei media di "fare particolare attenzione" a casi di questo tipo, "tanto più da parte di coloro che ci lavorano". Un non velato riferimento a Konstantin Ernst, direttore e amministratore di Channel One. "Amico personale di Putin - nota Mrco Imarisio sul Corriere della Sera - ma a giudicare dal posto di blocco subito creato all'ingresso negli studi, neppure lui deve aver passato una notte tranquilla".