Addio
Padova, Antonio Carraro morto. Luca Zaia in lutto: "Ha fatto la storia"
Antonio Carraro è morto questa mattina 11 marzo all'ospedale di Belluno, dove si trovava da un paio di giorni, per il peggioramento delle sue condizioni di salute nel corso di una convalescenza seguita al Covid. L'imprenditore padovano, 90 anni, fondatore dell'omonima azienda dei trattori di Campodarsego (Padova) si trovava nel Bellunese perché era sua abitudine trascorrere l'inverno nella sua abitazione di Cortina d'Ampezzo. Il marchio "Antonio Carraro", nato nel 1960, è collegato alla produzione del primo trattore monoasse "Scarabeo".
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"Con Antonio Carraro se ne va il fondatore di una delle aziende che hanno fatto la storia della Regione e che hanno contribuito a trasformare il volto industriale e agricolo del Veneto, in una delle fasi di maggiore dinamismo e trasformazione economica e sociale del secolo scorso", ha detto commosso il presidente della Regione Luca Zaia.
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Ultimo di sei figli, aveva ereditato dal padre Giovanni uno spirito pionieristico nella tecnologia applicata all'agricoltura. A lui si deve il primo trattore monoasse Scarabeo e a lui soprattutto si deve una visione industriale lungimirante che nei trent'anni successivi alla fondazione dell'azienda ha condotto a una produzione di nicchia di trattori di medie potenze a quattro ruote motrici. Oggi Carraro è un'azienda leader del settore, non solo in Italia ma anche all'estero. "Antonio è mancato, ma lo spirito della forza, del valore e della crescita continuano a vivere nel logo dell'azienda rappresentato dai 4 cavalli rotanti che proprio Carraro, amante dell'arte e della storia, adottò ispirandosi ad un graffito persiano del XVII secolo esposto al Museo Fine Art di Boston. Una moderna sintesi dell'evoluzione della meccanizzazione agricola dalle origini della civiltà, dal cavallo al trattore: un'evoluzione che l'azienda continua ancora oggi a compiere", conclude Zaia.