Il caso
Guido Crosetto, il sospetto sull'ospedale bombardato a Mariupol: "Cos'è davvero quel palazzo?"
Le notizie in tempo di guerra nascondono sempre delle trappole. Soprattutto se di mezzo c'è la Russia, il "paradiso" delle fake-news, della propaganda, delle menzogne. E in queste ultime settimane, da ben prima che Vladimir Putin iniziasse l'invasione dell'Ucraina, di balle spaziali diffuse dal Cremlino ne abbiamo contate a decine.
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E non a caso uno come Guido Crosetto, il gigante di Fratelli d'Italia che non si fa necessariamente prendere da facili entusiasmi e suggestioni, invita alla prudenza. Anche su uno degli orrori più grandi di questo conflitto, ossia il bombardamento di ieri, mercoledì 9 marzo, all'ospedale di Mariupol: i russi hanno colpito infatti i reparti pediatria e psichiatria.
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E Crosetto, su Twitter, cinguetta quanto segue: "Ieri la notizia del bombardamento di un ospedale pediatrico. Oggi molti siti dicono che era un ex ospedale, sgombrato ed utilizzato da militari", premette. E ancora: "Noi leggiamo, da lontano, senza poter verificare e vorremmo che chi ci dà le notizie, approfondisse i fatti, cercando la verità".
A rispondergli ci pensa Piercamillo Falasca, che posta una delle foto-simbolo del bombardamento dell'ospedale: sullo sfondo la struttura collassata e fumante, in primo piano una donna incinta soccorsa e sdraiata su una barella. "La donna incinta passava lì per caso?", chiede. E Crosetto risponde: "Tutti ne parlano". Un sospetto che anche il debunker David Puente sembra condividere.