L'ambasciatore
DiMartedì, Giampiero Massolo: "Putin vuole lavare l'onta, nuovo ordine in Europa"
"L'Ucraina è solo un campo di battaglia di un disegno più ampio di Vladimir Putin, perseguito lucidamente, che nasce da lontano". Giampiero Massolo, presidente dell'Ispi, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì su La7 getta una luce inquietante sul progetto di potenza del presidente russo.
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Negli anni scorsi aveva già chiarito in varie sedi il suo giudizio sul "superamento storico" delle democrazie occidentali, da sostituire con le "democrazie guidate" come quelle di Mosca. Soprattutto, chiariva che "andava lavata l'onta" della dissoluzione dell'Unione Sovietica. "Lui vuole tornare a una politica di forza e di sfere d'influenza: noi non abbiamo altra soluzione che opporci, nei limiti della Terza Guerra mondiale", sottolinea Massolo.
"Putin dal punto di vista della sua soverchiante superiorità militare avrà successo in Ucraina. Ma non possiamo consentire a Putin una vittoria semplice, tale per cui negozierebbe in futuro l'ordine nuovo di sicurezza in Europa da una posizione di superiorità, che sarebbe troppo a nostro svantaggio". In questa Europa nata sotto l'ombrello della Nato e del predominio americano, dopo la fine della Guerra Fredda, chiarisce Massolo con sconsolante lucidità, "da un cambio noi avremmo solo da perderci".
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"Se gli costa poco aver vinto in Ucraina gli costerà pochissimo vincere in Moldavia ed estremamente poco vincere in Estonia", sintetizza Floris, e Massolo conferma: "La partita è questa. Putin ha preso un rischio enorme, non cerchiamo di impedirgli che questo rischio paghi troppo, perché se paga troppo l'ordine nuovo di sicurezza in Europa, che prima o poi dovrà esserci in qualche modo, sarà troppo a nostro svantaggio".