Il caso
Sasha Gray, la diva dell'hard e il gioco sporco di Vladimir Putin: come la sfrutta per uccidere il nemico
Pure le star dell'industria a luci rosse rischiano di diventare uno strumento della propaganda di Vladimir Putin sulla guerra che ha scatenato in Ucraina, considerata ufficialmente dalla Russia come una “operazione militare speciale” e non come un’invasione. In passato era già accaduto a una delle attrici a luci rosse più famose della scena mondiale.
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Si tratta di Sasha Grey, ex diva dell'hard che adesso si è data alle pellicole mainstream: alcune sue foto erano state usate contro la sua volontà nella propaganda russa sulla guerriglia in Donbass. In particolare una sua immagine era servita da esca per diffondere una gigantesca fake news: Sasha Gray è così diventata un’immaginaria Sasha Serova, spacciata come un’infermiera filo-russa rapita, violentata e fatta a pezzi con un’ascia dagli ucraini. L’allora pornostar intervenne per denunciare il furto di identità, ma sui social russi la fake news sulla Sasha infermiera fece molto effetto sulla popolazione.
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Tornando all’attualità, c’è un grosso problema che riguarda i cosiddetti “sex worker” russi: da quando è cominciata l’invasione in Ucraina, tutti quelli che campano grazie a OnlyFans e siti simili si sono trovati gli account bloccati e senza la possibilità di riscuotere i soldi oppure prelevare quelli già guadagnati.
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