Il filosofo
Massimo Caccari demolisce Gianni Riotta: "Un cogl*** che si è bevuto il cervello, scriva proprio così"
Massimo Cacciari ha scoperto nel corso di un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano di essere stato inserito nella lista degli “amici italiani” di Vladimir Putin. A stilarla Gianni Riotta su Repubblica: “Come sarebbe a dire? Io? Non ne so nulla, non leggo più i giornali”, ha commentato Cacciari, che è poi stato molto duro nei confronti del giornalista: “Gianni Riotta è un cogli***. Si è bevuto il cervello”.
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Quindi l’ex sindaco di Venezia non si considera un “putiniano d’Italia” e al Fatto ha chiarito il suo pensiero: “Ogni considerazione sulla guerra più complessa del riconoscere le colpe atroci di Putin è praticamente bandita. Articolare un ragionamento, discernere, comprendere senza piangere né ridere è diventato impossibile. Viviamo un’epoca di emergenza perenne, nella quale è tutto bianco o tutto nero. Provare a discernere è sempre più rischioso. In certi paesi si finisce in galera, in altri, se ci si avventura oltre l’opinione comune, ci si becca un Riotta”.
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Riguardo al conflitto attualmente in corso in Ucraina, Cacciari ritiene che Putin abbia commesso “un errore strategico pazzesco” perché “una cosa è la Crimea o impostare una discussione in sede diplomatica sulle repubbliche indipendenti, un’altra cosa è questa tragica invasione in stile sovietico. Un errore colossale dal punto di vista politico e militare”.
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