Dalla Berlinguer
CartaBianca, Mauro Corona: "Putin buono a nulla capace di tutto. Cosa ci succederà"
"Un buono a nulla, capace di tutto". A CartaBianca lo scrittore-montanaro Mauro Corona descrive così, in una manciata di parole, Vladimir Putin. Al sesto giorno di combattimenti in Ucraina, la pressione di Mosca sembra aumentare di violenza ed efficacia tra bombardamenti, paracadutisti e obiettivi civili non più considerati come "danni collaterali", ma per certi versi centrali dell'assalto. L'obiettivo del Cremlino è quello di rovesciare il governo di Kiev, deporre il presidente Zelensky e insediare al suo posto un leader-fantoccio, filo-russo, che possa garantire che l'Ucraina resti fuori dall'Unione europea e dalla Nato. Un'operazione difficilissima, e per ora militarmente impossibile in tempo brevi.
"Mi preoccupano i morti - sottolinea Corona nel suo intervento tradizionale in apertura del talk dI Rai3 condotto da Bianca Berlinguer -, tutta le persone che non hanno alcuna colpa: bambini, donne, uomini. E questo conflitto può privare anche noi dei mezzi di sostentamento". Quindi la citazione, disperata e disperante: "Come diceva Guccini 'No, io non credo. Che l'uomo potrà imparare. A vivere senza ammazzare'". Come dargli torto, in questi giorni in cui l'Europa sembra sprofondata non solo ai tempi della guerra nei Balcani, ma per violenza addirittura a quelli della Seconda Guerra mondiale.
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""Se Putin è così sicuro dell’amore del suo popolo perché si nasconde in un bunker? Perché non scende in piazza a spiegare alla sua gente quello che accade?", rincara il giornalista ucraino Vladislav Maistrouk, in collegamento con la Berlinguer in diretta da Kiev: "Qua sta suonando per l'ennesima volta l’allarme anti-aereo: purtroppo è il sesto giorno in cui vengono uccisi gli ucraini".