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Ucraina, l'ambasciata russa elogia Marco Travaglio: "Guerra nata dalla troppe bugie"
"Un’analisi delle ragioni del conflitto. Da leggere." Così si legge nel sorprendente tweet dell'Ambasciata russa in Italia che elogia - e rilancia - l'articolo de Il Fatto quotidiano firmato da Barbara Spinelli, giornalista ed ex eurodeputata, intitolato: "Una guerra nata dalle troppe bugie". Una lettura "filo-russa" del conflitto in Ucraina scoppiato dopo l'invasione ordinata da Vladimir Putin alle forze armate di Mosca.
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In quel pezzo, osserva Hoara Borselli su Il Tempo, la giornalista se la prendeva con gli Stati Uniti e con l'Europa, colpevoli entrambi di non essere riusciti a prevedere e prevenire l'aggressione della Russia in Ucraina nonostante Putin avesse "già mostrato tutti i sintomi di un'insofferenza evidentemente sottovalutata. L'Europa - scriveva la Spinelli - riconosca i suoi errori e le bugie come responsabili del massacro che sta avvenendo in Ucraina. L'articolo spiega per filo e per segno tutte le ragioni di Putin, anche se poi le definisce 'smisurate'".
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E con questo elogio a Travaglio e Spinelli, la Russia, conclude la Borselli, "usando un linguaggio travagliano, fa una bella leccata al Fatto Quotidiano, indicandolo come la vera fonte dell'informazione giusta, in alternativa a quelli che Travaglio (e forse anche Putin) chiama i giornaloni. Ma questa leccata, è chiaro, è la conseguenza della leccata precedente, quella del Fatto verso Santa Madre Russia". Da notare, infine "il voltafaccia. Ma Marco non era il giornalista più filoamericano di tutt'Italia? Una volta dicevano addirittura che fosse l'allievo di Montanelli".