L'inviato di guerra
Ucraina, Toni Capuozzo a Dritto e Rovescio: "Prima li abbiamo spinti. E poi...". Occidente, una sporca verità
La guerra in Ucraina è al centro del dibattito a Dritto e rovescio, su Rete 4, nella puntata del 24 febbraio, giorno dell'attacco di Vladimir Putin. Ospite di Paolo Del Debbio, c'è Toni Capuozzo, inviato di guerra ed ex vicedirettore del Tg5, che pur condannando il presidente russo sottolinea le responsabilità dell'Occidente: "Gli Ucraini si sono illusi che avvicinarsi alla Nato fosse possibile. Noi li abbiamo spinti e adesso l'Occidente cinico vi ha girato le spalle. Ha detto andate e adesso arrangiatevi". In studio la signora Lidia, ucraina, ribatte: "Provate a vivere in una dittatura come abbiamo vissuto noi. Da noi c'è l'olocausto ucraino".
Poco prima il giornalista si era soffermato, ospite dello speciale di Quarta Repubblica, sempre su Rete 4, sugli errori compiuti dall’Occidente nei rapporti tenuti con Putin. Ci sono stati errori di sottovalutazione. dice Capuozzo: “Non è stato fatto abbastanza. Chi fa politica non deve mettere l’orso nell’angolo perché prima o poi dà la sua zampata“. E così purtroppo si stanno configurando gli eventi: l’invasione all’alba del erritorio ucraino, come si temeva ormai da settimane. Al netto delle smentite di circostanza del Cremlino.
Il suo scopo, aveva già scritto il giornalista sui social, è quello di "distruggere l'apparato militare e destituire la dirigenza politica ucraina, magari sostituendola con uomini ucraini di fiducia". In ogni caso non ci sarà una terza guerra mondiale, per Capuozzo sarà solo un conflitto locale anche se "cambierà il mondo e spoglierà i sogni di quieta globalizzazione, di allegro e indolore contagio della democrazia".