Il professore
DiMartedì, Mario Draghi e lo scenario estremo: "Dimissioni e bancarotta"
"L'Italia è l'unico Paese al mondo che in questo momento mantiene tutto chiuso ed esclude un pezzo importante della popolazione da tutti i processi sociali". Il professore Ugo Mattei, in collegamento con Giovanni Floris a DiMartedì su La7, ha puntato il dito contro il premier Mario Draghi e contro tutto il governo per le misure anti Covid ancora in vigore. L'ospite del talk, noto per le sue posizioni contro vaccini e green pass, ha lanciato pure una proposta: "L'ho detto più volte: secondo me Draghi dovrebbe dimettersi e chiedere scusa agli italiani".
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Ma non solo. Secondo Mattei, "questo governo dovrebbe dichiarare bancarotta, cosa che invece stanno facendo purtroppo tante piccole e medie imprese del Paese". Il professore, poi, è partito con una serie di teorie del complotto, di fronte alle quali gli altri ospiti in studio - come David Parenzo e l'ex ministro Francesco Boccia - hanno iniziato a mettersi le mani nei capelli. Mattei, in particolare, ha parlato di "un disegno scellerato che ha come scopo quello di vendere l'Italia al migliore offerente internazionale".
Il professore ha parlato convintamente delle sue teorie: "A me pare che questa sia l'unica analisi che abbia la possibilità di essere sostenuta scientificamente. Purtroppo non si tratta di errori, ma di operazioni fatte artatamente al fine di rendere il Paese sempre più debole e facile da comprare per quegli interessi per cui lavora Draghi, che sono sostanzialmente Goldman Sachs e il grande asse angloamericano della finanza". Infine pure un riferimento sconnesso alle tensioni tra Kiev, Mosca e Washington: "Soltanto così si può spiegare anche la crisi in Ucraina".
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