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Green pass, Nicola Porro umilia Roberto Speranza: "Non ci resta che una pernacchia", l'attacco definitivo
Scatenato e in primissima fila nella battaglia contro il green pass. O meglio, contro la proroga del green pass oltre il 31 marzo, giorno in cui decadrà lo stato d'emergenza. Il soggetto in prima fila è Nicola Porro, da sempre contrario a restrizioni e obblighi. E il punto è chiarissimo: come giustificare il certificato verde nel momento in cui decadrà lo stato d'emergenza? E, soprattutto, come giustificarlo ora che tutti gli indicatori relativi all'epidemia di Covid sono in netta e velocissima remissione?
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E così, nel sostenere la battaglia contro il mantenimento delle attuali regole sul green pass, ecco che Nicola Porro ospita sul suo sito personale l'intervento di Gianfranco Desiderio: "L’epidemia volge al termine. Pensate che in Inghilterra anche le poche misure restrittive che erano state adottate hanno ormai i giorni contati. In Italia, invece, alla faccia del “modello”, da ieri costringe i 50enni non vaccinati a perdere il lavoro. Ecco cosa ne penso...", si legge nell'introduzione al video. Ma a parlare ancor più chiaramente è il titolo scelto da Nicola Porro nel proporre il contenuto: "Super green pass agli over 50? Non ci resta che una pernacchia".
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Per inciso, il fronte di chi sostiene che il green pass non vada mantenuto oltre il 31 marzo si allarga di giorno in giorno, anche di fronte alle evidenze di quel che sta accadendo negli altri paesi europei, dove progressivamente e velocemente decadono le ultime restrizioni. Ma da noi c'è Roberto Speranza, con la sua linea "chiusurista", sempre e comunque, anche quando ormai è rimasto solo in tutta Europa...