Il cerchio si stringe"
Sigfrido Ranucci, il Riformista pubblica il video rubato: "Se paga la Rai? Per forza", un terremoto su Report
Nuova slavina su Sigfrido Ranucci. Il Riformista pubblica un video per denunciare "il metodo Report". Nel filmato è lo stesso giornalista e conduttore della trasmissione di inchiesta di Rai3 a parlare della acquisizione dei materiali che mette in onda. Non sa di essere ripreso, e parla di plichi anonimi, giri di denaro Rai e fatture fittizie.
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Il filmato risale al 2014, è inedito e, assicura il quotidiano diretto da Piero Sansonetti, soprattutto originale. Ranucci da parte sua ha già risposto agli attacchi parlando di "audio manipolati" e "vecchia bufala", ma il Riformista non molla la presa. "Abbiamo visto le carte - si legge -, tornando a far parlare le due persone che per prime hanno visionato il materiale audiovideo: ci hanno confermato che quanto si vede e si sente corrisponde al contenuto iniziale. Né interessa se siano editate, ovvero siano solo clip estratte, parte di un’ora di girato totale. Pubblichiamo tutto il materiale di interesse giornalistico, senza tagli e senza manipolazioni: non saremo certo noi ad applicare il metodo Report. A noi basta riscontrare la verità oggettiva e inequivocabile di questi video, che parlano da soli".
"A me è arrivata una busta anonima - spiega Ranucci ai suoi commensali - che era la cosa che io pensavo di fare come sponda oltre... Mi arriva una busta anonima, posso farla mandare da Bolzano, da Milano, da Roma, da Verona, da Padova, da Vicenza, da dove decidiamo che sia il posto più sicuro. Qualsiasi persona mi dirà come ho avuto questa roba, mi è arrivata questa busta anonima con dentro questo materiale. Ho fatto delle verifiche, punto. E la storia finisce lì".
"Io avevo chiesto della integrità", chiede un uomo. "Queste sono le formule che posso mettere in atto io, io posso anche costruire questo video su un altro contesto, per tutela io capito? Come se me lo avesse dato un'altra persona", lo rassicura Ranucci. che poi domanda: "Nel video ci sono facce di altri politici? No? E allora non mi interessa altro se non hanno ruoli di un certo... Quindi quella posso ricostruirla in qualsiasi maniera. Per il compenso, faccio una proposta d'acquisto, io ho portato dei moduli che vanno riempiti, ovviamente non vanno messi i nomi vostri, cioè vanno trovate delle persone o delle società, che ci vendono materiale grezzo, che non è quello...".
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"Ma paga la Rai?", gli chiedono. "Per forza...". "Quindi con fattura?". "Sì, però come... - mette in chiaro Ranucci - Non ti paga il video. Voi mi vendete il materiale grezzo, una cassettina come questa (la mostra, ndr), l'intervista all'ex capo di gabinetto di Tosi, a me serve una casettina che se non ce l'avete ve la do io. Se non ce la fate a filmarlo filmo io delle cose, così mi vendete delle cose che ho girato a Crotone con la videocamera nascosta che per me è interesse giornalistico... e io propongo l'acquisto del materiale. E la descrizione non ha nulla a che vedere con il video che mi è arrivato".
"Questi video rivelano un modus operandi normale per la Rai? - chiede ancora il Riformista - È compatibile con il servizio pubblico questa modalità di acquisire materiali e produrre servizi televisivi pagando e comprando materiali alle spalle del malcapitato politico di turno? Lasciamo parlare queste prime immagini. Sono eloquenti, ma non è ancora tutto. Ne seguiranno altre".