Signor presidente
Otto e Mezzo, Massimo Giannini e il rovinoso lapsus: come chiama Giuseppe Conte, occhio alla faccia dell'avvocato
Giuseppe Conte è ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, nella puntata del 7 febbraio e Massimo Giannini comincia a parlare: "Questa discussione con il presidente Di Maio dimostra...". "Presidente Conte", lo interrompe Andrea Scanzi. Il leader del Movimento 5 stelle si irrigidisce, "Conte, presidente Conte", ribatte. E la conduttrice: "Giannini, Conte, è un lapsus".
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Il direttore della Stampa allora si interrompe: "Perché che ho detto io? Chiedo perdono". Quindi Conte ironizza: "Vede che i giornali si sbagliano...". "Tutti sbagliamo, ci mancherebbe altro"", si scusa ancora Giannini.
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Conte poi, rispetto alle tensioni con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, chiarisce non "può fare finta di nulla" dopo l'attacco subito da Di Maio e confida di aver parlato con lui al telefono e che "non è nell'orizzonte delle cose che venga espulso". Però, aggiunge il leader del Movimento 5 stelle, "è ovvio che lui - che è l'ex leader - ha delle responsabilità in più. Una leadership vera non ha mai paura del confronto sulle idee ma di fronte ad un attacco così plastico, in televisione, non si può fare finta di nulla". Poi sul tetto dei due mandati, il leader pentastellato sottolinea: "Questa regola ha un fondamento che va mantenuto, ne vorrei discutere con Grillo, ma ragionerei sul trovare qualche volta delle deroghe".