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Sanremo 2022, "Saviano? Fiorente business personale": la pesante accusa di Vittorio Sgarbi ai vertici Rai
Vittorio Sgarbi si scaglia contro Sanremo. Al critico d'arte non va giù la presenza di Roberto Saviano sul palco dell'Ariston per il festival musicale. Lo scrittore ha precisato che non riceverà alcun compenso per apparire su Rai 1, ma questo non basta. "Invece che Saviano (sì, non prenderà dei soldi, ma promuove se stesso, visto che ha fatto delle storie di camorra un fiorente business personale) - cinguetta al vetriolo Sgarbi - il Festival di Sanremo, se davvero avesse voluto lanciare un autentico messaggio di legalità, avrebbe fatto meglio a invitare i poliziotti (dimenticati) sopravvissuti alle stragi di Capaci e via D’Amelio, e magari i familiari delle vittime".
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Da qui l'accusa ai vertici di Viale Mazzini: "Invitando Saviano si fa un favore solo a lui stesso, anche in ragione delle retorica delle sue considerazioni, non di rado frutto del lavoro di altri giornalisti". Ma il deputato del Misto non è stato l'unico a scagliarsi contro l'autore di Gomorra. A fare eco a Sgarbi anche Fratelli d'Italie e, in particolare, il commissario di Vigilanza Rai Federico Mollicone.
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"La presenza di Saviano a Sanremo per parlare dei 30 anni dalla strage di Capaci è un oltraggio al tema stesso", ha fatto sapere in una note accendendo la polemica a poche ore dall'inizio della kermesse. Ma quest'anno Saviano sarà in buona compagnia. Ancor prima dell'inizio nel mirino ci è finita Ornella Muti. Il motivo? Alcuni gioielli a forma di marijuana.