Sfida a colpi di notizie
Aldo Grasso, plauso ad Alessandra Sardoni e frecciata a Lilli Gruber: "Almeno lei non si ripara dietro Travaglio"
Aldo Grasso sulle colonne del Corriere della Sera fa una disanima sull'informazione televisiva nell'elezione del Capo dello Stato. "Se le cose fossero andate per le lunghe, ci sarebbe stato il rischio di una sovrapposizione con il Festival di Sanremo, con l'incognita di essere sepolti da facili metafore. Se idealmente unissimo tutte le dichiarazioni dei partecipanti alla chiama ne verrebbe fuori un talk delirante, una girandola di opinioni campate sul nulla e aridamente guittesche. In effetti, c'è chi ha fatto di tutto perché queste elezioni sembrassero un brutto programma televisivo (mi riferisco in particolare a due «concorrenti», Matteo Salvini e Giuseppe Conte: il primo non ha indovinato un solo quiz, il secondo ha avuto la singolare capacità di esprimere il nulla", rivela Grasso.
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"A un certo punto, la sola parola d'ordine che circolava sugli schermi televisivi era cherchez la femme ('non in quanto donna ma in quanto donna in gamba'), ma bastava seguire le sei maratone in sei giorni di Mentana per scoprire che la più brava di tutti era ed è Alessandra Sardoni", afferma Grasso.
"Sempre puntuale, sempre ricca di informazioni, sempre imperturbabile, sempre gentile. Se deve fare una domanda, la fa in meno di 15 secondi (limite estremo per capire la bravura di un giornalista), se deve esprimere un'opinione la esprime con competenza. Avrà le sue idee ma le tiene per sé o non finge di ripararsi dietro i Travaglio (inteso come categoria). In tv, dopo Mattarella, Alessandra Sardoni", conclude Grasso facendo riferimento ad una altra giornalista di La7: la conduttrice di Otto e Mezzo, Lilli Gruber.