cambia il quadro?
Matteo Bassetti, frecciata a Roberto Speranza: "Chi c'è davvero tra i positivi da Covid"
Per Matteo Bassetti "il vaccino ha molto depotenziato questo virus". Secondo il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova non si può negare "una ipercircolazione virale, anche legata alla stagionalità" ma "con la variante omicron, che diventerà predominante in 2 o 3 settimane, il 95 per cento dell'immunità di gregge sarà raggiunto entro marzo o aprile". In collegamento con Agorà, la trasmissione di Rai 3 condotta da Luisella Costamagna, Bassetti si dice sicuro che "chi non è vaccinato, nei prossimi tre mesi, sarà sicuramente contagiato. Poi se sarà fortunato si prenderà un raffreddore o una influenza rafforzata, altrimenti correrà il rischio di andare in ospedale o in terapia intensiva e in qualche caso c'è anche il rischio di decesso".
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Anche i casi vanno guardati con occhi diversi, perché "tra i positivi c'è una minimissima parte di persone con polmonite da Covid, ma tanti altri che non hanno malattia, quindi dobbiamo fare molta attenzione a dare i numeri tutti insieme, altrimenti sembra uno scenario devastante". E ancora: "È facile capire che avere una laringite o una bronchite è ben diverso rispetto ad avere una polmonite. Sono due quadri clinici diversi".
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Altrettanto critico anche sui tamponi. L'infettivologo chiede che i test vengano richiesti "dai medici perché vanno anche interpretati, il medico deve valutare lo stato di salute complessivo della persona, i sintomi, l'eventuale immunodepressione". Un altro aspetto spesso dimenticato è quello della convivenza con il virus: "A livello organizzativo per il futuro non è possibile aprire e chiudere gli hub vaccinali. Gli hub vaccinali devono rimanere aperti almeno per i prossimi 2 anni. Perché qui è evidente che potrà succedere che dovremo vaccinarci una volta ogni sei mesi".