Palpeggiata in diretta
Greta Beccaglia, il molestatore disperato: "Sono distrutto e la mia compagna ora..." Dramma in famiglia
Andrea Serrani è un uomo distrutto: "Mi scuso per il gesto. Non so bene cosa mi sia preso in quel momento". Serrani, denunciato per violenza sessuale, sabato sera 27 novembre in diretta tv ha dato una pacca sul sedere alla giornalista Greta Beccaglia, al termine di Empoli-Fiorentina, mentre era in collegamento dallo stadio Castellani. Il tifoso, 45 anni, residente vicino ad Ancona, ha una compagna e una figlia, ed è titolare di un ristorante. Ieri mattina la Beccaglia ha sporto denuncia alla questura fiorentina. E la polizia ha subito individuato il molestatore. "Mi scuso per il gesto. Non riesco a spiegarlo. Ora vorrei contattare la giornalista e chiederle scusa", ha detto lui a Le Iene. "A casa mi hanno detto 'come ti è venuto in mente' me l'ha detto anche la mia compagna. Sanno che non sono una persona cattiva, stiamo passando tutti i dispiaceri possibili del mondo. Non sto bene. Uno lavora una vita, crea una vita, e guarda per una cosa così... Lo sputo sulla mano? Stavo tossendo", ha aggiunto a Radio 24.
Leggi anche: Striscia la notizia, Greta Bacchiglia palpeggiata e il fuorionda Mediaset: "Mi hai toccato il seno, infame!"
Il suo avvocato, Roberto Sabbatini, riporta La Repubblica, ha sottolineato che "Andrea è molto dispiaciuto, non dorme da due notti e la prima cosa che mi ha chiesto è di mettermi in contatto con la giornalista. È stato sempre rispettoso delle donne, mi ha detto che nelle sue intenzioni non voleva essere un approccio o un'allusione sessuale, né un'offesa".
Leggi anche: La vita in diretta, Greta Baccaglia choc: "Un altro tifoso mi ha toccato le parti intime", cosa non abbiamo visto
Per Serrani potrebbe arrivare già oggi un Daspo. Si stanno valutando se esistono gli estremi. "Il questore di Firenze mi ha preannunciato che di qui a poco sarà emesso un provvedimento di Daspo nei confronti dell'uomo", conferma Carlo Sibilia, sottosegretario all'Interno.
Intanto Greta Beccaglia dice che continuerà "a lottare. Mi ha dato forza aver fatto la denuncia non tanto per me quanto per tutte le donne. Sono stata fortunata perché c'era una telecamera accesa. Le scuse però non bastano in questi casi. Serve giustizia perché venga dato un esempio".