Bordate
Sergio Molinari durissimo: "Cacciato da Repubblica con una email. Maurizio Molinari? Fa tenerezza"
Prepensionato via mail, "senza neanche una telefonata": l'ex vicedirettore di Repubblica Sergio Rizzo adesso si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Il giornalista, intervistato da Tpi, ha spiegato: "Il 29 settembre mi è arrivata una mail dove c’era scritto 'Caro Sergio, da novembre sei in cassa integrazione a mille euro', mi è rimasta poca scelta". Rizzo ha detto che nessuno lo avrebbe consultato prima della decisione: "Era un aut aut, prendere o lasciare".
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Poi una frecciatina anche contro i proprietari del giornale: "Vorrei dire agli Elkann: 'Se volevate smontare un giornale potevate comprarne un altro. Era meno fatica'. I giornali che hanno fatto la storia sono dei loro lettori, non di chi acquista un pacchetto azionario". Parlando del direttore, Maurizio Molinari, ha rivelato: "Mi è arrivata solo la mail. Nemmeno una telefonata. Sono deluso. Mi avesse chiamato per dirmi 'Sergio, mi spiace, l'azienda è in crisi. Visto che puoi andare in pensione, lo fai?' sarebbe bastato. Invece c’è stato un epilogo grottesco".
Poi ha fatto un confronto col direttore precedente: "In ogni quotidiano le scrivanie sono la carta di identità dei giornalisti. Dietro a Verdelli c'erano decine di palle di vetro con neve: ogni volta che il figlio viaggia gliene regala una. Cartoline d'amore padre-figlio. Uno spettacolo vederlo che le sistemava soddisfatto. Molinari, invece, dietro ha tante sue foto con i grandi del mondo". E infine: "Se ti metti la foto con Obama dietro, ma poi non hai coraggio di guardare negli occhi chi mandi via, fai tenerezza".
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