Fuori controllo

Tagadà, Marco Travaglio insulta e dà del fallito al generale Figliuolo: "Da lui la migliore propaganda no-vax"

Non è una novità che Marco Travaglio attacchi il generale Figliuolo, la sua nostalgia per la coppia Giuseppe Conte-Domenico Arcuri è arcinota, ma il suo livore non scema con il passare dei mesi. Anzi. Ospite di Tiziana Panella a Tagadà, su La7, nella puntata del 5 novembre, il direttore del Fatto quotidiano torna a criticare pesantemente il commissario straordinario per l'emergenza Covid. "Figliuolo aveva preso in mano una campagna vaccinale partita a razzo, si è sempre dato obiettivi che non è riuscito a centrare", tuona Travaglio.

"Abbiamo molto enfatizzato il tema dei no vax e il generale Figliuolo all'inizio ha rallentato molto, ci sono stati errori molto gravi di comunicazione su AstraZeneca", attacca ancora Travaglio. "La migliore propaganda no vax l'hanno fatta i pro vax pasticcioni, Figliuolo per primo". E ora, prosegue il direttore del Fatto, "raschiamo il fondo del barile. Ora dicono che l'immunità di gregge non la raggiungeremo mai. Ma non esagererei con gli allarmi. Siamo comunque all'85 per cento di vaccinati". 

E critica anche "la comunicazione sulla durata dei vaccini", Travaglio. "E' poco chiara. Gli italiani che sono stati disciplinati nel vaccinarsi si sentono spossati e disorientati rispetto alla terza dose", conclude. "Non c'è uno che dica la stessa cosa che dice l'altro".

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