Occhio al nome
Marco Travaglio, la candidata al Quirinale del Fatto? "Per evitare una figuraccia a Conte..."
Il candidato al Quirinale del Fatto Quotidiano? Liliana Segre. Proprio così, la 91enne senatrice a vita è il nome avanzato da Marco Travaglio e compagni che si spendono addirittura con un appello pubblico. "Sosteniamo la candidatura al Quirinale della senatrice a vita Liliana Segre - si legge sul sito del quotidiano -. Simbolo universale della Resistenza umana contro il male assoluto nazista e fascista e contro tutte le discriminazioni".
Ecco poi le motivazioni: "Ella rappresenta la più alta testimonianza dei valori costituzionali di libertà e uguaglianza. Ci auguriamo che tutte le forze presenti in Parlamento condividano il nostro appello affinché la massime istituzioni non siano svilite da autocandidature prive di disciplina, onore e dignità". Messaggio firmato da Peter Gomez, Antonio Padellaro, Furio Colombo e, appunto, Travaglio.
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Eppure il sospetto di Dagospia è che la candidatura che Roberto D'Agostino definisce "inutile", a qualcosa invece serva. "Lanciando la Segre Travaglio evita l'ennesima figura da peracottaro a Giuseppe Conte e non lascia scoperti i grillini nelle prime votazioni". D'altronde lo stesso Gomez, direttore del Fattoquotidiano.it, si è immolato alla causa. "La Segre è meno cagionevole di salute di Berlusconi che non poteva andare ai suoi processi".
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