Ma dai

Fabio Tuiach, il no-vax "contagiato dagli idranti"? Ecco da quando è "in malattia": rischia grossissimo

Alla fine Fabio Tuiach, ex pugile e leader dei portuali no vax e no green pass, animatore della piazza di Trieste, si è beccato il Covid. E ora è a letto con la febbre a 39, la tosse, i bronchi infiammati e con un senso di spossatezza. "Il Covid - afferma il 41enne, non vaccinato al Corriere della Sera -, l'ho preso a causa del freddo dopo gli ettolitri d'acqua degli idranti della polizia che ci sono arrivati addosso lunedì scorso durante lo sgombero del porto. Sfido chiunque a non prendere qualcosa con questa temperatura d'ottobre". Non se l'è preso perché non è vaccinato, non usa la mascherina, non rispetta il distanziamento. No. Se l'è preso per gli idranti. 

 

 

Tant'è. I sintomi sono cominciati giovedì scorso: "Anche mia moglie e uno dei nostri cinque figli stanno male". Intanto, però, "all'Agenzia del lavoro portuale di cui è dipendente non risulta alcuna comunicazione da parte sua per malattia da Covid, che invece in questi casi ogni lavoratore è tenuto a trasmettere", scrive il Corriere, "Non a caso, sulla scia di troppe assenze sospette - 47 le attestazioni avanzate su 218 portuali - ricevute dopo il 15 ottobre, da quando cioè il green pass è obbligatorio sul posto di lavoro, la stessa Agenzia ha presentato un esposto in Procura. In malattia Tuiach, dopo aver scioperato, risulta addirittura da martedì 19 ottobre, ancora prima quindi di ammalarsi. E da quel giorno il portuale è comunque sceso a protestare altre volte in piazza. Sicuramente mercoledì 20 ottobre, come testimonia un video".

 

 

Tuiach conferma: "Ufficialmente ero in malattia. Se sono stato in piazza, non l'ho fatto negli orari in cui avevo l'obbligo di restare a casa per le visite fiscali, sono stato quindi corretto". Aggiunge: "Lunedì sera mi hanno riempito di botte e sono tornato a casa scosso dopo lo sgombero - spiega -. Ho chiesto quindi al mio medico di mettermi in malattia, nonostante lui inizialmente mi avesse risposto che non poteva farlo perché tutti mi avevano visto in piazza ed ero finito su giornali e tv".