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Giuseppe Conte, la frase sbagliata? Vittorio Sgarbi lo umilia: "Sì, per andare a zappare". Tutto da godere
Vittorio Sgarbi è un fiume in piena. Chiusa la tornata elettorale (eccetto i ballottaggi per Roma), il risultato è chiaro: il Movimento 5 Stelle è politicamente irrilevante. Sembrano lontani i tempi in cui i grillini erano primo partito italiano. I Cinque Stelle infatti sono riusciti a farsi soffiare sia la guida della Capitale che Torino, entrambi con risultati clamorosi. Eppure il neo leader Giuseppe Conte sminuisce i voti ottenuti dagli avversari del centrodestra, arrivando a sentenziare che unito "ha avuto difficoltà".
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Ecco allora che ci pensa il critico d'arte a riportare l'ex premier alla realtà: "Conte 'Per il M5S è il momento della semina'. Certo, nella prospettiva di andare a zappare". Un cinguettio al vetriolo che segue diversi attacchi alla sindaca uscente, ovviamente pentastellata, Virginia Raggi: "'Io vittima in questi anni di attacchi durissimi' - sono state le parole della Raggi che hanno scatenato Sgarbi -. Detto da chi milita in un partito che ha alimentato sul web la più violenta macchina del fango contro gli avversari. Un bel tacer non fu mai…detto!".
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Ma Sgarbi, prossimo assessore alla Cultura se dovesse vincere Enrico Michetti al testa a testa del 17/18 ottobre, non risparmia sospetti sul voto. In particolare su quelle che lui definisce "inquietanti false liste che hanno preparato candidati come la Raggi o Gualtieri". Tra queste "Donne per Roma", "Soldati per Roma", "Sportivi per Roma", "Demos", liste di cui Sgarbi non ha mai visto i simboli.
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