Cortocircuito
Lapo Elkann, clamoroso: demolisce i giornali del fratello John. Caso-Morisi, quella "intervista raccapricciante" in prima pagina
"A proposito del caso Morisi. E' interessante notare che, dopo aver sparato in prima pagina un'intervista raccapricciante all'escort di Morisi che alcuni giornali (non vi diremo quali) si sono rifiutati di pubblicare, Repubblica sia tornata sui suoi passi e abbia riempito ieri le sue pagine di dubbi sull'inchiesta", scrive Claudio Cerasa su il Foglio. "'I giornali che mettono la notizia come apertura sono pastori della discordia. E chi oggi grida vendetta non è diverso da chi disprezza. Esistono le leggi e poi esiste la pietà' aveva twittato con lucidità due giorni fa Lapo Elkann, riferendosi anche ai giornali editi dal fratello John. Aveva ragione lui", conclude il direttore de Il Foglio.
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Lapo, in uno dei suoi cinguettii su Twitter, ha scritto anche che "una volta Salvini per attaccarmi disse che facevo 'dichiarazioni stupefacenti' e poi venni travolto sui social. Mi piacerebbe che oggi non accadesse a lui ed i suoi collaboratori lo stesso. L’odio genera odio. Nessuno di noi è Maestro, siamo tutti peccatori".
E ancora, sempre rispetto ad un certo tipo di giornalismo, Lapo ha osservato: "Più volte nella mia vita mi sono ritrovato sui giornali nei momenti più difficili. Con chi ero? cosa facevo? dove mi trovavo? quale sostanza ho assunto? quanti grammi? Se io non potevo parlare perché ero quasi morto allora si intervistava in tv chi era con me. Il giornalismo?".
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