A valanga

Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi sbrocca contro Mario Draghi: "Il suo odioso ricatto di Stato"

Controcorrente, sempre. Si parla di Vittorio Sgarbi, il vulcanico critico d'arte, osservatore acuto e spiazzante, ospite di Nicola Porro a Quarta Repubblica nella puntata in onda su Rete 4 nella serata di ieri, lunedì 20 settembre. Al centro del dibattito nello studio Mediaset il Green Pass e il vaccino, le ultime mosse del governo di Mario Draghi nella gestione dell'emergenza pandemica. E Sgarbi, su Green Pass e dintorni, ha sempre avuto posizioni piuttosto critiche.

 

Posizioni che il critico d'arte conferma nei fatti da Nicola Porro, proponendo un "ribaltamento" rispetto a quella che è la canonica impostazione del dibattito. Si parlava di chi rifiuta siero ed iniezione, e Sgarbi ha spiegato: "Il problema riguarda i non vaccinati che devono avere paura di prendersi il Covid. Chi è vaccinato di cosa deve avere paura?", si interroga. Punto di vista radicale, ma comprensibile. 

 

E ancora, nel corso del dibattito a Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi ha approfondito e spiegato meglio la sua posizione. "Da vaccinato non mi sento affatto minacciato da qualcuno che il vaccino non lo ha fatto - ha ripreso-, è un problema suo. Se non c'è un obbligo di legge va rispettata, e non soltanto a parole, la libertà di scelta. Ed è per questo che il Green pass rimane un odioso e inaccettabile ricatto di Stato", ha concluso Vittorio Sgarbi, palesando tutta la sua ostilità e contrarietà al certificato verde.