Sempre più in basso
Andrea Scanzi finge di imbattersi nel comizio di Giuseppe Conte: dove neppure Emilio Fede era mai arrivato
Giuseppe Conte è in tour elettorale e Andrea Scanzi lo ha seguito a Montevarchi in Toscana. Il giornalista del Fatto quotidiano si è fatto dei selfie con il leader del Movimento 5 stelle. Poi è salito sul palco con lui per fargli da spalla durante il comizio. Una roba che se avesse fatto qualche giornalista Mediaset con Silvio Berlusconi sarebbe scoppiato l'inferno. Invece che lo faccia la firma di punta della redazione diretta da Marco Travaglio va benissimo. Tutto regolare.
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Del resto che Travaglio e Scanzi siano i maggiori sponsor di Conte non è una novità. I post sui social di Scanzi sono agghiaccianti. Il giornalista pubblica alcune immagini insieme all'ex premier e scrive: "Qui è quando fai un bel giro in moto e poi, sulla via del ritorno, ti viene l’idea di allungare la strada e andare a sentire l’ex presidente del Consiglio a Montevarchi, intrufolandomi tra la folla. Solo che poi finisce che, dopo 300 selfie a star bassi e tanto affetto delle persone presenti, Conte arriva, ti chiama sul palco, improvvisi una chiacchierata al microfono e poi lui, finito tutto, ti ruba il casco". Come a rimarcare il loro rapporto speciale.
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Ma non finisce qui. C'è anche il video in cui si vede Scanzi sul palco con Conte: "Ieri, in moto, sono andato a sentire Giuseppe Conte a Montevarchi. Quando è arrivato, mi ha chiesto a sorpresa di salire sul palco e di fare una chiacchierata con lui. Ho accettato e ne sono nati questi 25 minuti. Buona visione", scrive tronfio.
Un teatrino che ha fatto saltare dalla sedia Michele Anzaldi di Italia Viva. "E' normale che il giornalista del Fatto quotidiano Andrea Scanzi che ha partecipato al comizio elettorale di Conte a sostegno del candidato a sindaco M5S a Montevarchi in Toscana, tenga i suoi spettacoli di propaganda politica, a pochi giorni dalle elezioni, in luoghi come il Teatro romano di Ostia Antica a Roma o la ex Base Nato di Bagnoli a Napoli?", scrive su Facebook. "Possibile che le autorità di controllo, l'Agcom, l'Ordine dei Giornalisti, ma anche gli stessi enti proprietari delle aree pubbliche messe a disposizione dei comizi di Scanzi, non abbiano nulla da dire?". Già, ineccepibile. La scena è stata surreale: un qualcosa che nemmeno Emilio Fede ai tempi del berlusconismo più spinto, il tanto vituperato (dal Fatto) Emilio Fede. Già, se la stessa scenetta fosse stata fatta da un giornalista in "soccorso" di un politico di centrodestra cosa sarebbe accaduto?