L'intervento
Elisabetta Canalis, "ormai è caccia alle streghe": schiaffo alla sinistra, "ma è lei o Giorgia Meloni?"
“È la Canalis o Giorgia Meloni?”, è la provocazione lanciata da Dagospia dopo aver rilanciato l’elogio di Gianfranco Ferroni nei confronti della showgirl, da poco diventata testimonia della San Benedetto, l’acqua minerale più famosa del gruppo di Enrico Zoppas. Un personaggio particolare, quello di Elisabetta Canalis, e anche poco allineata al politicamente corretto.
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Per questo Ferroni nella sua rubrica sulle colonne del Tempo la esalta e la descrive come un personaggio che “denuncia senza riserve l’ipocrisia imperante con parole degne di un politologo”. Ma cos’ha detto la Canalis per meritarsi tali elogi? “SI cammina costantemente sulle uova - sono state le parole della Elisabetta nazionale - per paura di offendere una etnia, una minoranza o qualcuno che si sente emarginato. Il politically correct è partito per difendere le minoranze ma è diventato una caccia alle streghe”.
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“E chi non la rispetta - ha aggiunto la Canalis - rischia di perdere il lavoro. Perciò in tv si cerca di non avere problemi. Una situazione paradossale - ha chiosato - che creerà più razzismo, intolleranza e odio”. La sua battaglia contro il politically correct era già emersa nei mesi scorsi: “Penso che la direzione che stiamo prendendo - aveva dichiarato a maggio - è quella del dover esprimere un pensiero a senso unico, censurando e censurandoci per il terrore di essere bollati come misogini, omofobi o razzisti. L’Italia è un paese libero e così dovrebbe rimanere”.
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