Roberto Benigni, faccia a faccia con Sergio Mattarella: "Qualche anno in più", l'appello (contro Berlusconi?)
Roberto Benigni ha ritirato alla Mostra di Venezia il Leone d’oro alla carriera. Al momento della consegna è partita la standing ovation, alla quale hanno partecipato anche il presidente Sergio Mattarella e colleghi del calibro di Pedro Almodovar e Penelope Cruz. Stavolta il 69enne toscano è rimasto nei ranghi: niente salti sulle poltrone o stranezze simili, si è limitato a ringraziare e a definire questo premio “il più bello e lucente che si possa avere in Italia e nel mondo”.
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Benigni ha speso parole importanti per il capo dello Stato, invitato a prorogare il suo mandato. Di fatto un assist a Mario Draghi affinché porti a termine la legislatura nel 2023 per poi andare ad occupare la casella del Quirinale. Benigni ha ringraziato Mattarella per “il suo amore per l’arte, ho la soddisfazione di essere un suo contemporaneo, la vorrei abbracciare. In questi anni ci ha aiutati tanto, lei è un presidente straordinario, rimanga per la prossima Mostra, rimanga con noi magari fino ai mondiali di calcio in Qatar perché porta fortuna, porta bene. Presidente, deve rimanere qualche anno in più”. Insomma, Benigni si schiera - trasversalmente - contro Silivo Berlusconi, tra i principali candidati nella prossima corsa al Quirinale.
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Il ringraziamento più toccante Benigni lo ha però dedicato alla moglie Nicoletta Braschi: “Il mio modo di misurare il tempo è con te e senza di te, facciamo tutto insieme da quarant’anni, questo premio ti appartiene, lo dedicherai tu a chi vorrai. Se qualcosa ha preso il volo è grazie a te. La femminilità è un mistero che non comprendiamo, gli uomini sono donne che non ce l’hanno fatta, diceva Groucho Marx”.