I "proletari"
Monica Cirinnà e i soldi nella cuccia del cane, sconcertante risposta: "Eravamo nei guai, la nostra cameriera...". Schiaffo alla miseria
Dopo il giallo dei 24mila euro ritrovati nella cuccia del cane, Monica Cirinnà e il marito Esterino Montino non trovano di meglio che difendersi dalle (sterili) polemiche con una surreale intervista al Corriere della Sera. Intervista che, se possibile, li fa apparire ancora più lontani dall'"italiano medio" che già storce il naso, borbotta e ironizza su due big del Pd, principale partito della sinistra (lei senatrice, lui sindaco di Fiumicino), che passano l'estate nella loro villa a Capalbio, capitale dei radical chic romani e non solo. Quanto di più lontano dall'immagine del proletariato, ma ormai così vanno le cose (da anni) al Nazareno.
Quei soldi in taglio a 500 euro sarebbero stati dimenticati da un delinquente, che aveva sfruttato la cuccia come "tana" durante una fuga. Le forze dell'ordine stanno indagando, ma intanto ecco le parole dei diretti interessati. "Per i romani sono stato l'uomo che ha realizzato il canile della Muratella, quand'ero assessore della giunta Rutelli - rivendica con orgoglio misto ad amarezza Montino -. E ora mi trovo in questa storia a causa di una cuccia che ho costruito con le mia mani anni fa".
Va più al sodo la Cirinnà, da vera casalinga-matrona: "Ero già nei pasticci di mio, nelle ultime settimane. Nei pochi giorni di ferie, cinque per la precisione, sto facendo la lavandaia, l'ortolana, la cuoca. Tutto questo perché la nostra cameriera, strapagata e messa in regola con tutti i contributi Inps, ci ha lasciati da un momento all'altro. Volete sapere il motivo? Mi ha telefonato un pomeriggio e mi ha detto, di punto in bianco: 'Me ne vado perché mi annoio a stare da sola col cane'". D'altronde, alzi la mano in Italia chi non ha mai avuto questi problemi.