L'infettivologo

Matteo Bassetti, le bufale del Nobel Montagnier sui vaccini: "Rinc***, di cosa soffre"

Matteo Bassetti è intervenuto in una manifestazione organizzata a Sutri dal sindaco Vittorio Sgarbi. L’infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova ha fissato alcuni punti fissi riguardo alla gestione dell’epidemia di Covid e della campagna vaccinale. “La politica deve ascoltare più gli scienziati e meno i social - ha dichiarato - se non riusciamo a vaccinare quei 12/13 milioni di italiani che mancano all’appello, nei prossimi mesi sarà un disastro”.

 

 

L’obbligo potrebbe diventare l’unica via percorribile per garantire la tutela della salute nazionale? “In America si parla già di obbligo vaccinale”, ha sottolineato Bassetti, che quindi fa intuire di propendere per questa soluzione. D’altronde anche nei suoi più recenti interventi televisivi aveva sottolineato che bisogna raggiungere almeno il 90 per cento di vaccinati “con le buone o con le cattive” perché sulla salute non si scherza né si può lasciar liberi di far danni i novax e complottisti vari.

 

 

Inoltre Bassetti ha lanciato una stoccata anche a Luc Montagnier. Il fu premio Nobel per la medicina ormai ha perso qualsiasi capacità analitica, dato che in un suo recente intervento ha sostenuto che si sta registrato un picco di decessi per colpa della vaccinazione. Assolutamente falso, dato che i numeri dicono che oltre il 90 per cento dei ricoverati sono non vaccinati: quindi il vaccino non solo funziona, ma salva da malattia e morte nella stragrande maggioranza dei casi. “Anche i premi Nobel rincoglioniscono - ha dichiarato Bassetti - credo abbia un problema di demenza senile”.